Angelo Sollazzo

Il Referendum del grande imbroglio. di Angelo Sollazzo

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Ora basta con le falsità sugli effetti del referendum sul taglio dei parlamentari.
E’ falso dire che vi sarà un notevole risparmio con le Camere più snelle, in quanto il risparmio vero, con il taglio dei seggi del Parlamento, equivarrebbe solo al prezzo di un caffè all’anno per ogni cittadino. Ben altro risparmio si potrebbe ottenere dimezzando gli stipendi dei parlamentari e dei funzionari interni. Ma ciò non rientra più nel programma dei 5Stelle , dopo tanto blaterare attorno a tale proposta.
E’ falso dire che il parlamento cosi’ ridotto avrebbe maggiore funzionalità, in quanto per coprire le 14 Commissioni, con i nuovi numeri, sarà molto arduo, vi saranno ingorghi nelle votazioni e vi sarà la impossibilità di dibattiti approfonditi e chiarificatori. A ciò occorre aggiungere che se la qualità dei parlamentari dovesse continuare ad essere quella attuale, mai così bassa, le Camere non avranno più alcuna importanza e saranno solo chiamate a ratificare quanto già deciso dal Governo. D’altra parte i fautori di tale trovata geniale sono gli stessi che, con i Casaleggio, da sempre predicano il superamento della democrazia parlamentare, da sostituire con i click del computer e che con Grillo propongono un Parlamento scelto per sorteggio come in una lotteria. Da tali persone che potevamo attenderci?
E’ falso dire che l’Italia ha più parlamentari degli altri Paesi europei. Basta vedere i dati ufficiali. Con il taglio saremo il fanalino di coda, superati anche da Francia e Spagna.
Dopo aver dato prova di ignoranza politica e totale incapacità, per non parlare di quella culturale, con eletti che in gran parte non hanno mai realizzato nulla di buono nella loro vita, senza arte né parte, i risultati arrivati non potevano essere diversi.
Oggi non possono più addebitare colpe a chi li ha preceduti, dopo due anni di governo, sono stati messi alla prova con risultati catastrofici. Le performance ministeriali di Toninelli, di Di Maio, di Bonafede, di Azzolina etc, hanno procurato ilarità in mezzo mondo.
I cittadini vogliono essere rappresentati meglio, non meno.
Sulla rappresentatività vi sono falle gigantesche.
Con il taglio i senatori del TrentinoAA, saranno sei e cioè lo stesso numero di quelli della Calabria che però ha una popolazione dieci volte più grande. Si toglierà ad intere aree la possibilità di essere rappresentati in Parlamento.
In Lombardia per eleggere un senatore saranno necessari oltre trecentomila elettori contro i centosettantamila dello stesso Trentino.
Nella Circoscrizione Estera al Senato la Ripartizione Europa con duemilionieseicentottantacinquemila elettori eleggerà un solo senatore al pari di quella Africa-Asia che invece ha soli duecentosettantamila elettori. Questa sarebbe la democrazia coniugata dai 5Stelle. Già con la situazione attuale gli italiani all’estero venivano penalizzati con un numero di eletti stabiliti per legge, in barba alla rappresentatività proporzionale, di molto inferiore a quanto sarebbe loro spettato. Ora subiscono un nuovo scippo con una nuova riduzione. All’estero non vi è campagna elettorale, anche a causa del Covid che colpisce duramente i Paesi di accoglimento, non vi è informazione alcuna e quindi il voto libero, uguale e segreto rappresenta per loro solo una chimera.
La Costituzione verrà ancora violata ignorando l’art. 48 che recita anche che il voto deve essere personale. Con l’attuale situazione, e dopo il taglio, gli eletti non saranno scelti dai cittadini bensì nominati dalle segreterie dei Partiti, non esistendo più le preferenze. I segretari potranno fare le liste bloccate inserendo solo i fedelissimi, escludendo gli avversari interni. Insomma si rafforzeranno i partiti personali ed antidemocratici in cui il Segretario sarà padre padrone. Parlamentari nominati e non eletti. Siamo alla vera casta dei Segretari di partito, ad un Parlamento fatto dai signorsì, il cittadino che non sceglie ma subisce. Infine non meno importante è la constatazione che il Parlamento dimezzato, in seduta comune, con solo il 35% dei voti potrà eleggere il nuovo Capo dello stato ed i giudici della Corte Costituzionale. Siamo ad una deriva turca che dovrebbe far riflettere i veri democratici.
Una cattiva politica che produce una cattiva riforma, leggi e provvedimenti incostituzionali, voluti da odiatori sociali, politici improvvisati, dilettanti che stanno danneggiando l’Italia con azioni mirate all’ottenimento del consenso basato sui sussidi e sulle cattiverie.

Angelo Sollazzo

Referendum: un voto menomato. di Angelo Sollazzo

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Ci troviamo di fronte a decisioni che lasciano interdetti, come quella della Corte Costituzionale che respinge il ricorso dell’Avv. Sen. Besostri sulla election-day, e quella che vede la politica portarci ad un voto in una situazione assolutamente carente di democrazia che compromette gli equilibri costituzionali.
A parte la disparità di rappresentanza tra Regioni con meno popolazione e quelle più grandi, diventa assurdo impedire ad intere aree del Paese di avere la giusta rappresentanza nelle Camere e consentendo ai capi-partito di eleggere un Parlamento di fedelissimi, anche in assenza del voto di preferenza. Insomma un Parlamento che non conterà più nulla e tutto sarà deciso dalle segreterie dei partiti, in barba al controllo democratico.
L’articolo 48 della Costituzione recita che il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Ora vi sono circa cinque milioni e mezzo di cittadini italiani che vivono all’estero e che in gran parte non potranno esprimere il loro voto referendario.
Sicuramente non sarà consentita alcuna campagna elettorale, causa la gravità della pandemia che ha colpito gran parte dei Paesi di accoglimento dei nostri connazionali, sarà anche impedita la espressione di voto per motivi organizzativi, come sempre successo per il voto politico nazionale, non si potrà votare per il rinnovo dei Consigli Regionali, in quanto sempre a causa Covid 19, non potranno rientrare in patria e che, con il sistema della legge per il voto degli italiani all’estero, legge chiaramente incostituzionale, non si potrà votare per corrispondenza ma solo rientrando in Italia.
Insomma per milioni di Italiani il voto non sarà né libero, né uguale.
Sempre che non si abbia una recrudescenza del contagio anche in Italia, ed allora il voto sarà solo per pochi intimi.
Non voler rinviare le elezioni costituisce un atto di arroganza e di tracotanza verso le forme di rappresentanza democratica.
La sinistra batta un colpo. Ma quale? Il PD sta divenendo una forza centrista e protesa solo al potere. Altri sono ben poca cosa.
Il PSI oggi compie 128 anni, primo partito dei lavoratori in Italia, deve essere saldamente ancorato a sinistra e lavorare per ricostruire la casa comune di tutti i socialisti dispersi nella galassia di associazioni e circoli che si onorano di essere socialisti. Certo contano poco. Ma almeno si fanno sentire.

Angelo Sollazzo