Comitati per il NO e socialismo largo, di Roberto Biscardini

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I Comitati socialisti per il No sono aperti a tutti coloro che si riconoscono in questa battaglia e riconoscono nelle ragioni ideali del socialismo le ragioni sostanziali per un No a questa riforma costituzionale.
I Comitati socialisti per il No che si stanno moltiplicando in tutta Italia e che stanno raccogliendo un grande interesse tra tanti compagni socialisti ma non solo, sono la riprova che, al di là delle logiche parlamentari e indipendentemente dal sostegno che un partito o meno dà al governo, nel momento in cui sul piatto ci sono questioni che mettono in discussione le convinzioni democratiche più profonde, i socialisti, ma non solo loro, ragionano con la propria testa e si mettono alla testa di una battaglia di chiarezza e onestà.
La chiamata per andare a firmare per il Si in nome di una banale appartenenza ad un partito o le reiterate dichiarazioni di parte a favore del Si, per fare piacere a Renzi, scorrono via come acqua fresca, non bastano a cambiare le coscienze o a mutare la natura delle cose.
I socialisti riaffermano così con i Comitati per il No il valore originario della propria storia democratica e di libertà. Non tradiscono la loro storia e, di fronte ad una riforma costituzionale che rischierebbe di minare quelle libertà, reagiscono. Si fanno sostenitori e promotori di una battaglia destinata nelle prossime settimane e mesi ad allargarsi e a farsi ancora più dura.
I socialisti si riuniscono, parlano tra loro al di là della loro ormai vecchie scelte politiche. E d’altra parte non c’è centrodestra o centrosinistra che tenga: di fronte alle grandi questioni della vita democratica di un paese ognuno è solo con la propria coscienza, si riscatta e scopre le forza di una battaglia che non può non essere combattuta. I socialisti colgono l’opportunità di diventare protagonisti su una posizione di forte autonomia e di forte identità, perché hanno aderito ad un percorso delineato con assoluta chiarezza. Le ragioni socialiste del No non rispondono a logiche di parte ma stanno dalla parte del paese. Come ad un tempo: o Repubblica o il caos. Quindi per vincere bisogna abbattere steccati e parlare a tutti, ad un mondo socialista ancora potenzialmente largo, ma non solo. Parlare a tutti i socialisti che hanno ancora una coscienza, ma non hanno più una forte organizzazione politica di riferimento e parlare ad un mondo di sinistra democratica, che sta anche dentro il Pd, ma che ha assolutamente bisogno di uscire dalla ubriacatura del governo e della sola logica dell’esecutivo. Si, quel socialismo largo che i Comitati socialisti per il No possono far riemergere e contribuire a riorganizzare.
Il documento di ieri dei dieci parlamentari del Pd a favore del No è solo un inizio e poveracci coloro che pensano che i socialisti possano seguire la logica opportunistica del Si.

Roberto Biscardini

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